Diritti in Salute - Una guida per l'interruzione di gravidanza
Ma anche farmaci introvabili, studi di medici di famiglia in strutture private, la campagna Lombardia SiCura. E poi l’appello di “sanitari per Gaza” e un approfondimento sulla sanità in Brasile
Diritti in Salute - la newsletter quindicinale di Vittorio Agnoletto
N. 1 - 2 marzo 2024
Benvenuti e benvenute in “Diritti in Salute”, la newsletter che a partire da oggi ogni due settimane arriverà nella vostra casella di posta elettronica il sabato. Vi racconterò di diritti in senso ampio e di sanità, in Italia e nel mondo. “Diritti in Salute” è gratuita e sempre lo sarà, ma se volete contribuire per sostenere l’attività di ricerca e di studio che c’è dietro alle informazioni che ricevete, vi ringrazio. Abbiamo avuto un problema tecnico per le donazioni, che ora è stato risolto.
Buona lettura!
In questo numero si parla di:
Una guida per le donne che decidono di interrompere la gravidanza
I farmaci introvabili e le indicazioni di AIFA
Gli studi dei medici di famiglia non possono essere in strutture private
La campagna “Lombardia SiCura”: indicazioni concrete
Nel mondo: “Sanitari per Gaza” e la sanità in Brasile
Una guida per l’IVG - Interruzione Volontaria di Gravidanza
Le donne che decidono di interrompere la gravidanza sono spesso vittime di disservizi, abbandono istituzionale e soprusi. Nella trasmissione radiofonica che curo ormai da dieci anni su Radio Popolare, dal titolo 37e2 (in onda tutti i venerdì mattina alle 10.37), insieme a Elena Mordiglia ho intervistato Eleonora Cirant, giornalista e blogger che si occupa di diritti, cittadinanza, femminismo e sessualità.
Cirant ha curato il coordinamento editoriale della guida IVG senza ma - La tua scelta zero ostacoli, uno strumento pratico che permette di sapere come difendersi e reagire agli ostacoli che possono presentarsi quando si prende questa decisione. “Lo spirito con cui nasce la guida” - spiega ai microfoni di 37e2 Cirant - “è simile a quello della vostra trasmissione, ovvero partire da storie reali per spiegare cosa è possibile fare allegando anche moduli già pronti che si possono staccare, compilare e presentare nel momento in cui c’è un ostacolo dettato da inadempienza, ignoranza o forme di violenza psicologica”. “I casi sono stati raccolti online attraverso i gruppi di mutuo aiuto”, continua Cirant, “e poi sottoposti al parere di legali e ginecologhe”.
La guida è valida su tutto il territorio nazionale, ed è stata promossa da varie realtà tra cui Laiga, Obiezione Respinta e Agedo. Per approfondire, qui si può riascoltare l’intervista di 37e2:
I farmaci introvabili, le indicazioni di AIFA
Rimaniamo sulla trasmissione 37e2 di Radio Popolare perchè ci sono arrivate molte segnalazioni da ascoltatrici e ascoltatori che lamentano la difficoltà nel reperire alcuni farmaci. Come nostra consuetudine abbiamo deciso di chiedere all’ente preposto – che in questo caso è AIFA, l'Agenzia Italiana del FArmaco – di aiutarci a capire come comportarsi in questi casi. A questo link, così come su miei profili Facebook, sul profilo di Osservatorio Salute e di 37e2, potete leggere le risposte inviateci da AIFA in merito ai farmaci Creon, Cacit 1000, Pioglitazione, Lutathera.
Di questa carenza di farmaci abbiamo parlato a 37e2 anche con Franco Cavalli, oncologo e presidente di MediCuba. “Se non togliamo la produzione dei farmaci essenziali dalle mani del privato, il problema non potrà che peggiorare sempre di più” ha commentato Cavalli.
Parola di ATS (ASL): fuori i medici di famiglia dalle strutture private
Si sta diffondendo in varie regioni la prassi di collocare gli studi dei Medici di Medicina Generale, MMG, i cosiddetti medici di famiglia, all’interno o comunque nei medesimi locali di aziende sanitarie/cliniche/ambulatori privati. Talvolta anche i numeri di telefono e i servizi di segreteria coincidono. Se al termine della visita il medico di famiglia prescrive un controllo specialistico ecco che l’offerta, ovviamente a pagamento, è a pochi metri di distanza, alla porta accanto o al piano superiore. Quando si dice che la sanità privata viaggia, fa affari, sulle spalle della sanità pubblica!
Avevo parlato del caso di Molteno, in provincia di Lecco, con Elena Mordiglia a 37e2 lo scorso settembre, ma ci sono aggiornamenti che abbiamo discusso nella puntata del 10 febbraio. L’ATS (ASL) di zona, sollecitata da alcune segnalazioni di consiglieri comunali di opposizione, ha precisato che l’accordo collettivo nazionale per la medicina generale prevede che qualora uno studio di medico di famiglia venga collocato in strutture private i due servizi abbiano ingressi indipendenti. ATS ha poi indicato le modalità attraverso le quali queste differenze dovranno essere poste in essere. Come detto, per noi è importante anche che i numeri telefonici del medico di famiglia e della struttura privata siano diversi. Potete ascoltare quello che è successo a questo link: MMG no agli studi dentro strutture private.
Se vale a Molteno, questa indicazione vale in tutta Italia. Ognuno di voi verifichi la propria situazione nel comune di residenza.
“La Lombardia SiCura”, dal 1° marzo si può firmare
Come vi ho anticipato nella mia precedente mail e sui miei profili Facebook e Instagram, il 1° marzo è iniziata la raccolta firme della campagna. È riservata a tutti e tutte coloro che vivono in Lombardia e che vogliono difendere e rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale.
Per firmare online potete cliccare su questo pulsante:
Se volete rimanere più informati/e e partecipare alla campagna, qui c’è un elenco di siti e profili utili:
Facebook Lombardia SiCura
Instagram Lombardia SiCura
Twitter/X Lombardia SiCura
YouTube Lombardia SiCura
Tik Tok Lombardia SiCura
Telegram Lombardia SiCura
NEL MONDO
“Sanitari per Gaza” lancia un appello alla Federazione degli ordini sanitari
Lo scorso ottobre oltre 2.000 operatori sanitari hanno lanciato un appello alla presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen chiedendo loro di fare tutto il possibile per fermare immediatamente il massacro che coinvolge la popolazione di Gaza e aprire i corridoi umanitari.
“Siamo un gruppo di operatori sanitari profondamente preoccupati e indignati per il silenzio delle nostre istituzioni e della nostra politica, per l’unilateralità mediatica riguardo a ciò che sta accadendo da una settimana in Medio Oriente. Oggi, nella Striscia di Gaza, siamo di fronte a una catastrofe umanitaria senza precedenti. La popolazione civile sta subendo gli orrori di massicci e indiscriminati bombardamenti perpetrati dall’esercito israeliano”.
L’appello iniziava così, ed è rimasto senza risposta. In questi giorni la rete “Sanitari per Gaza” ha rivolto un appello agli ordini delle professioni sanitarie affinché utilizzino tutti gli strumenti a loro disposizione per chiedere la “cessazione immediata e urgente dei combattimenti per creare una condizione tale che permetta ai colleghi l’assistenza ai feriti, ai malati cronici e di tumore, ai neonati a rischio, che sia pieno il ripristino delle comunicazioni da e verso i presidi sanitari e delle forniture di elettricità, acqua, cibo e soprattutto disinfettanti, dispositivi medicali e medicinali nella misura necessaria a salvare vite, e chiediamo la sospensione della fornitura di armi”.
Vedremo se dagli ordini delle professioni arriverà qualche risposta che per lo meno chieda il rispetto del Giuramento d’Ippocrate, oltre che delle regole internazionali previste per i periodi di guerra.
Trovate maggiori informazioni sul mio sito e sul profilo Instagram di Sanitari per Gaza. Qui invece potete firmare, se siete professionisti aderenti a un ordine, la lettera inviata agli ordini da “Sanitari per Gaza”.
La sanità nel mondo: il Brasile
Quest’anno abbiamo deciso di inserire una nuova rubrica nella trasmissione radiofonica 37e2. Si intitola La sanità nel mondo e l’intento è quello di approfondire il funzionamento dell’assistenza sanitaria di un Paese ogni volta diverso, individuandone i punti di forza e di debolezza. Iniziamo con il Brasile, partendo da alcune domande: ci sono liste d’attesa nel sistema sanitario brasiliano? Che spazio occupa la sanità privata?
Nella ricostruzione ci ha aiutato il dottor Ubiratan de Paula Santos, medico brasiliano, pneumologo. Qui potete riascoltare la puntata della nuova rubrica.
Diritti in Salute è gratuita, e questo non cambierà nel tempo. Vi chiedo però di sostenerla con una donazione se potete, perché frutto di un’attività di studio e di ricerca che svolgo con passione da decenni. Potete donare 5 euro al mese, oppure da 30 euro l’anno in su. Più informazioni qui:
Per questo numero abbiamo finito. Ci vediamo tra due settimane.
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