Esselunga e la mercificazione della salute, i privati nei servizi per gli anziani, Trump e gli Usa fuori dall'OMS
Ma parliamo anche del lavoro per le persone con disabilità, del peso delle assicurazioni sui conti dello Stato e della sanità in Toscana e Campania
Diritti in Salute - la newsletter quindicinale di Vittorio Agnoletto
N. 21 – 25 gennaio 2025
Bentornate e bentornati a Diritti in Salute! E buon anno!
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In questo numero parliamo di:
Quando tutto è mercato: il caso Esselunga
Concorrenza sleale: l’invasione dei privati nei servizi per gli anziani
Invalidità civile e previdenziale. Istruzioni d’uso
Viaggio nella sanità italiana: la Campania e la Toscana
Come hanno distrutto (e stanno distruggendo) il Servizio Sanitario Nazionale, parte 15. I Fondi sanitari e i Gruppi Assicurativi Malattia: l’altra faccia della privatizzazione
Nel mondo. Trump: gli USA fuori dall’OMS
Quando tutto è mercato: il caso Esselunga
Esselunga fornisce, a chi la richiede, la Fìdaty Oro, la carta di credito valida per gli acquisti nei negozi della catena e online. Tra i benefit ottenibili con la carta c’è anche l’accesso per un anno alla piattaforma DOC24, e dunque ad alcune prestazioni sanitarie di base. DOC24 offre piani sanitari a pagamento modulati su differenti livelli, ognuno comprendente specifiche prestazioni. Qualora emerga una situazione ipoteticamente meritevole di un approfondimento clinico vi è poi la possibilità di rivolgersi, a pagamento e al di fuori del pacchetto sottoscritto, ad uno specialista privato. Secondo quanto riportato dal sito sono oltre 500 le strutture private convenzionate, tra le quali l’onnipresente Gruppo San Donato noto anche come Papiniano Spa (il più grande operatore della sanità privata in Italia) con un fatturato di oltre 1,6 miliardi di euro. DOC24 si rivolge anche alle imprese “come parte integrante del sistema di welfare” aziendale.
Alcune considerazioni. È a tutti evidente che una simile proposta possa trovare spazio di fronte ai limiti – sempre più evidenti – del Servizio Sanitario Nazionale: dalla lunghezza delle liste d’attesa alla mancanza dei medici di medicina generale. So bene che molte persone hanno accolto con favore l’iniziativa di Esselunga e ne capisco il motivo. Se lo Stato non ti fornisce l’assistenza sanitaria della quale hai necessità, tu cittadino ti rivolgi altrove nella misura in cui il tuo portafoglio te lo permette. Ritengo però doveroso esprimervi un mio giudizio critico su quest’operazione commerciale.
Sono critico per ragioni economiche: i pacchetti acquistabili propongono “sessioni di check salute” con batterie di esami alle quali sottoporsi senza che il più delle volte ci siano indicazioni cliniche precise per il cittadino. È il fenomeno della sovraprescrizione, e della mancanza di appropriatezza. Un consumismo sanitario indotto, come in qualunque altro settore, dalle regole del mercato.
I piani sanitari sono l’equivalente del “paghi 2 acquisti 3” che ti trascina nel centro commerciale dove volevi acquistare un paio di prodotti e dal quale, invece, esci con il carrello pieno. In questo caso l’obiettivo economico è chiaro: favorire l’adesione ai piani sanitari e, una volta eseguiti i check iniziali, spingere i cittadini ad ulteriori approfondimenti specialistici e diagnostici (ovviamente a pagamento presso le strutture private collegate alla piattaforma).
Già nel 2016 una ricerca condotta dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO) insieme a Slow Medicine riportava che:
Il 93 per cento dei medici è convinto che i test inutili rappresentino un problema molto (55%) o abbastanza (38%) serio con cui devono fare i conti quotidianamente. Infatti, il 44 per cento degli intervistati dichiara di ricevere dai pazienti richieste di esami e trattamenti non necessari almeno ogni giorno o più volte la settimana.
Sono critico anche per ragioni mediche: fare diagnosi e/o curare una persona implica conoscere la sua storia clinica, passata e presente, e garantire continuità nell’assistenza sanitaria. Non è una successione di atti medici, che si acquistano ognuno con il proprio prezzo come in un supermercato.
Non è mio intento colpevolizzare nessuno tra chi ritiene di aderire a questa iniziativa commerciale. Penso sia bene sapere però che queste operazioni hanno come fine ultimo il trasferimento dei cittadini (e dei medici, ma su questo torneremo in un prossimo numero della newsletter) verso i grandi gruppi della sanità privata.
Concorrenza sleale: l’invasione dei privati nei servizi per gli anziani
Secondo quanto previsto dalle regole sulla concorrenza stabilite dal governo Draghi nel 2021, e rese operative dal Ddl varato a fine 2023 dal governo Meloni, le Residenze sanitarie assistenziali (RSA) ricadono tra quei servizi la cui assegnazione prevede una gara pubblica. Fino ad ora gran parte delle RSA sono state gestite da realtà no-profit, che si sono viste spesso rinnovare gli accordi per consuetudine storica e non raramente anche grazie a rapporti “amichevoli” costruiti con il potere politico locale.
Ogni regione avrebbe dovuto definire entro il 31 dicembre 2024 le modalità per rendere operativa tale decisione. Questo non è avvenuto e pochi giorni prima della scadenza il termine è stato posticipato di due anni. Luca Rondi, in un articolo pubblicato da Altreconomia (il numero 275, disponibile solo per gli abbonati alla rivista) lancia un allarme. Le realtà no-profit rischiano di perdere terreno e lasciare il campo ai grandi gruppi immobiliari e ai potenti fondi finanziari che sembrano interessati a investimenti nell’edilizia in una logica speculativa, più che alla gestione dei servizi, spesso dati in appalto.
Riporto questa preoccupazione, senza nascondere la mia piena consapevolezza che dentro il mondo no-profit, e tanto più nel campo delle Rsa, vi sono realtà fra loro molto diverse (alcune assolutamente indifendibili); e aggiungendo che il confine tra profit e no-profit non è sempre esplicito come dovrebbe essere. Precisato questo, comprendo bene il rischio di cadere dalla padella alla brace.
Infatti, non può non preoccuparci un aumento esponenziale del settore privato in questo campo. “Guardando alla Lombardia, ad esempio, il rapporto di maggio 2024 pubblicato dalla Cisl sulle Rsa – scrive Luca Rondi su Altreconomia - ricostruisce come i posti letto contrattualizzati nella Regione siano rimasti invariati tra il 2019 e il 2023, mentre quelli cosiddetti “solventi” sono cresciuti del 1.286%”.
Fino ad ora i grandi gruppi economici e finanziari hanno concentrato i propri interessi soprattutto sulle Rsa totalmente private e non convenzionate. Ora, con l’obbligo di gare pubbliche e in assenza di un impegno economico diretto da parte dello Stato e delle regioni, la strada per una massiccia entrata del privato pare essere spianata. L’Italia nel 2021 aveva una dotazione di 2,1 posti letto ogni cento abitanti con più di 65 anni, mentre per la medesima popolazione la media europea era pari a circa 4 posti letto. La media nazionale oltretutto è frutto di un’enorme differenza tra le regioni, in Campania e in Sicilia si arriva rispettivamente allo 0,02 e allo 0,005 posti letto ogni cento ultra 65enni.
L’assenza, o comunque l’insufficienza, del sistema pubblico attira ovviamente gli appetiti dei privati che si manifestano attraverso un doppio percorso: la partecipazione ai bandi per Rsa convenzionate con il pubblico e la costruzione o ristrutturazione di Rsa destinate a chi è disposto a pagare tutta la retta. Ma anche nelle Rsa “contrattualizzate” la parte pubblica paga solo una parte dei costi.
Secondo quanto riportato da Luca Rondi su Altreconomia
Ben 1,8 miliardi di euro è la stima dei costi che sosterrebbero le famiglie su 66.395 posti in Rsa autorizzati in Lombardia. I Comuni interverrebbero con 47-53 milioni di euro mentre la Regione con 870 milioni.
A questo link (dal minuto 17) potete ascoltare l’intervista che abbiamo condotto su 37e2 al giornalista di Altreconomia. Se nei prossimi ventiquattro mesi non si assisterà ad un forte investimento pubblico nel settore, quanto fin qui ipotizzato sarà destinato a concretizzarsi.
Invalidità civile e previdenziale. Istruzioni d’uso
Come ormai sapete, da novembre nel programma che conduco insieme a Elena Mordiglia su Radio Popolare, 37e2, c’è una nuova rubrica. È pensata per fornire suggerimenti pratici e utili per muoversi in una realtà, quella dell’invalidità civile e previdenziale, molto complicata e non sempre di facile comprensione. Siamo arrivati alle ultime due puntate: l’ottava, dove parliamo dell’invalidità civile per le persone cieche o sorde e la nona, sulla legge 68 per l’inserimento lavorativo delle persone disabili. Come sempre le puntate sono corredate da molti esempi che possono facilitare la comprensione. Per chi volesse riascoltarle, sono tutte raccolte qui.
Ricordatevi che potete seguirci in diretta su Radio Popolare o online il venerdì mattina dalle 10.37 alle 11.30, oppure tramite i podcast dal sito della radio!
Viaggio nella sanità italiana: la Campania e la Toscana
Prosegue il nostro percorso per comprendere dalla viva voce dei protagonisti qual è lo stato della sanità in ogni regione. A 37e2 abbiamo dedicato la seconda puntata alla Campania con l’intervista a Paolo Fierro, medico ospedaliero in pensione, vicepresidente nazionale di Medicina Democratica; e la terza puntata alla Toscana, con una doppia intervista a Paola Sabatini e Gina De Angeli, operatrici sanitarie di Medicina Democratica e del Coordinamento toscano, Salute Ambiente Sanità.
Come hanno distrutto (e stanno distruggendo) il Servizio Sanitario Nazionale, parte 15. I Fondi sanitari e i Gruppi Assicurativi Malattia: l’altra faccia della privatizzazione
Qual è la situazione e che ruolo giocano le assicurazione private e i fondi sanitari? Che impatto economico hanno e come si è modificato negli anni? L’esperto di sanità e gestione delle strutture ospedaliere Aldo Gazzetti ha realizzato uno studio per rispondere a queste domande intrecciando i dati provenienti da varie fonti.
La presenza di agevolazioni fiscali spiega in parte lo sviluppo della sanità privata integrativa, anche nei paesi caratterizzati da un sistema sanitario pubblico. Le agevolazioni fiscali sono spesa pubblica attuata attraverso il sistema fiscale e, come tale, producono un beneficio per chi ne usufruisce e un costo, in termini di perdita di gettito, per la generalità dei contribuenti, in particolare di coloro che ne sono esclusi.
Dal rapporto delle spese fiscali del 2023, il dato certo è quanto viene detratto dai beneficiari delle prestazioni integrative per i contributi versati ai vari fondi. Sono circa 800 milioni di euro a non finire nel bilancio dello stato, a cui vanno aggiunti i costi dei piani assicurativi a carico dei vari bilanci pubblici. Infatti, numerose istituzioni centrali e periferiche acquistano coperture assicurative mediante polizze collettive anche se non concordate in sede sindacale.
Ciò nonostante, Confindustria e Confcommercio non si accontentano e chiedono ulteriori defiscalizzazioni, oltre i limiti normativi attualmente stabiliti, puntando ad ottenere altri 15 milioni di utenti per le assicurazioni sanitarie private.
Il principio di mutualità sottointeso o espresso negli statuti dei fondi riprende l’articolo 45 della Costituzione
La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità
ma viene poi contraddetto quando i fondi stessi diventano strumenti di Gruppi finanziari aventi come scopo il profitto.
L’assicurazione sanitaria privata, nelle sue varie forme di copertura, finisce per allocare servizi e prestazioni sulla base della disponibilità a pagare; e scarica sulla collettività, attraverso la defiscalizzazione, una parte dei costi compromettendo l’universalismo e l’equità assistenziale.
Qui potete leggere l’analisi realizzata da Aldo Gazzetti.
NEL MONDO
Trump: gli USA fuori dall’OMS. Le conseguenze
Il neoeletto presidente Trump ha deciso di firmare per l’uscita degli Stati Uniti dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Gli Usa coprono oltre il 15% del bilancio dell’organizzazione: nel biennio 2022-2023 hanno versato 1 miliardo e 284 milioni di dollari, dei quali poco più di 200 come quota obbligatoria e 1 miliardo come donazione volontaria su progetti mirati che saranno quindi interrotti in particolare in Africa.
Davanti a questa scelta sarà importante vedere come si comporteranno altri grandi donatori come le fondazioni legate agli Stati Uniti: seguiranno o meno le scelte del governo di Trump?
L'azione dell'Oms risulterà indebolita proprio in un periodo storico nel quale, a causa di possibili altre pandemie, un'azione coordinata a livello globale è assolutamente necessaria. Al momento è in discussione un piano pandemico globale che può e deve essere anche fortemente criticato su alcuni aspetti, ma pensare che ogni Paese possa andare per conto proprio come dichiara oggi in Italia la Lega non solo è follia, ma una decisione che potrebbe provocare ulteriori disastri sanitari.
La scelta di Trump si inserisce nelle politiche isolazioniste da sempre sostenute dai repubblicani contro le istituzioni multilaterali. In questa occasione il casus belli è l'accusa all'Oms di non aver messo sul banco degli imputati la Cina come responsabile della pandemia da Covid, paese accusato inoltre di versare una cifra irrisoria all'Oms. Ciò però dipende dal fatto che la Cina è considerata dall’organizzazione come un Paese in via di sviluppo, e quindi la sua contribuzione è minore.
Infine, la nomina a responsabile della sanità degli Stati Uniti di Robert Kennedy junior, convinto antivaccinista, non fa altro che aumentare ulteriormente le distanze tra l'amministrazione Usa e l'Organizzazione mondiale della sanità.
Diritti in Salute è gratuita, e questo non cambierà nel tempo. Vi chiedo però di sostenerla con una donazione se potete, perché frutto di un’attività di studio e di ricerca che svolgo con passione da decenni. Potete farlo attraverso PayPal: cliccate su “DONA”, vi apparirà il logo di Medicina Democratica, cliccate “invia”, inserite la vostra mail, scegliete la cifra da donare e dove c’è scritto “A cosa serve?” non dimenticatevi di inserire “Diritti in salute”. Questo è importante perché ci semplifica molto le procedure amministrative.
Per questo numero abbiamo finito. Ci rivediamo tra due settimane.
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Egregio Agnoletto DOTTOR vittorio,
circa "caso Esselunga" io capisco molto bene il suo disappunto ma quando ti trovi un medico o dottoressa che non visitano MAI che non ti fanno fare esami del sangue, anche se glielo chiedi, perché sa io capivo che mio marito non stava bene, ma per la dottoressa era reflusso.
Mio marito si reca più volte dal medico, la dottoressa non lo visita MAI l'ultima volta ci vado anche io e avevo già notato la brutta lingua di mio marito. A mio marito non piacevano le piazzate per cui mi chiede di trattenermi. Faccio la brava, la dottoressa riprende la cantilena del reflusso, mio marito dice chiaramente al medico : " Guardi dottoressa io di reflusso, in passato, ho sofferto e ricordo molto bene la sensazione sgradevole di risalita di acidi che dà il reflusso ma in questo caso io ho un peso sullo stomaco e questo fastidio è molto diverso dal reflusso è un dolore continuo che io mangi o meno" dopo questa spiegazione dettagliata da parte di mio marito Lei pensa che lo abbia visitato? No, certo che no. Avevamo tutti e tre la mascherina non ti va di visitarlo??? Perché non chiedere una cosa antica MI FACCIA VEDERE LA LINGUA se si un medico SERIO la lingua può essere una cartina geografica per il corpo umano MA BISOGNA SAPERLA ANCHE LEGGERE!!!
Perché i medici non visitano più? Ci saranno anche bravi giovani Medici, non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma ormai pare sia di moda non sprecarsi in visite figuriamoci in prescrizione esami
Catalogo Esselunga c'è un pacchetto completo di esami però ci si deve recare c/o punto convenzionato CDI. Prendo pacchetto esami il 2 maggio 2023 esegue esami #SONO DISASTROSI#
deve fare tac con contrasto 6 giorni dopo e il 9 maggio siamo in oncologia perché il REFLUSSO era un ""adenocarcinoma alla testa del pancreas""
Il 2 giugno 2023 mi viene a mancare.
POSSO ESSERE INCAZZATA PER TANTO PRESSAPOCHISMO? lo so me lo sono sentito dire non ricordo quante volte se colpisce il pancreas non c'è scampo, ma sicuri? Non ci sono segnali che la medicina ufficiale non riesce o non vuole leggere? nel 2020 LA SCIENZA ERA DIVENTATA LA NUOVA RELIGIONE non tutto il giorno ma tutti i giorni uno scienziato parlava della pandemia in corso, in tempi brevissimi hanno trovato non UNO non DUE ma ben 4 vaccini per debellare, o almeno arginare la Pandemia. IO come una cretina...Una cretina che mi dicevo ma vuoi che non ci sia una cura? No, il mio Enrico ha fatto dosi di cortisone in vena e vitamine e basta. Dai tempi in cui in Regione Lombardia c'era il Celeste la sanità a cominciato a perdere colpi, a spanne sono più di trent'anni che quella che era una eccellenza (perché lo era) è diventata una piccola fiammiferaia agonizzante. AVEVAMO IL SERVIZIO SANITARIO MIGLIORE ce lo invidiava il mondo.
UNA DONNA LO HA PENSATO E HA FATTO IN MODO CHE PRENDESSE VITA
CHI LO HA RIDOTTO IN BRAGHE DI TELA??? DEGLI UOMINI.
Detto tutto ciò penso che il colosso ESSELUNGA abbia odorato il sentiment dei consumatori e capito il vuoto che si stava prospettando e LO HA RIEMPITO ovviamente a pagamento.
Chia va a fare spesa presso Esselunga si può permetter anche visite a pagamento.
In buona sostanza noi si aveva un Sistema Sanitario Nazionale che aiutava TUTTI chi poteva ma soprattutto chi NON poteva, adesso è appannaggio di chi HA PECUNIA gli altri si arrangiano.
Le ultime sentinelle territoriali erano i MEDICI di FAMIGLIA, sono riusciti ad azzerare anche questi. Decenni addietro si era già lanciato l'allarme che saremmo rimasti senza medici di famiglia infatti ci siamo in pieno! CALO UN VELO PIETOSO SULLE CASE DI COMUNITA' ma se sono io in errore mi corregga.
So che lei è MEDICO ma le confesso che ho messo in discussione tante cose dai medicamenti per abbassare il colesterolo (mio marito li prendeva da anni) questo mostro da combattere ed abbassare a tutti i costi però mi spiega perché anni fa il limite del colesterolo era di 240 o 250 se non ricordo male poi venne abbassato a 220 poi di nuovo abbassato a 200 e meditano di abbassarlo ancora? Mi deve scusare ma a me un SOSPETTO, E BELLO GROSSO, è VENUTO.
Concludo dicendole che la sua opera di divulgazione è preziosa.
Oggi mi sono sfogata perché mi sono sentita impotente davanti al dolore di mio marito. Mi sono
sentita in colpa per non averlo potuto aiutare...Lo vorrei ancora qui...Ma so che sono una illusa.
Da allora a mio figlio faccio fare una ecografia addome completo tutti gli anni una volta l'anno.
Dove girano tanti soldi si perde ragione ritegno e creanza.
La Sanità è uno di questi buchi neri dove i soldi girano sempre.
[Cambiano i Governi niente cambia lassù c'é un buco nello stato dove i soldi van giù]
Da "Svalutation" di Adriano Celentano 1976
Se ha letto fino a qui la RINGRAZIO TANTO!
In attesa di sue considerazioni
Colgo occasione per porgerLE
Cordiali Saluti
Maria Cristina Bazzi
mcbzzi63@gmail.com
Da allora a mio figlio faccio eseguire una ecografia addome completo tutti gli anni una volta l'anno.